L’Istituto Comprensivo “S. Eufemia” comprende l’omonima località appartenente al Comune di Lamezia Terme e il Comune di Gizzeria, entrambi situati nel centro della Calabria tirrenica, in una suggestiva cornice naturale di mari e monti.

Sant'Eufemia

S. Eufemia ha una storia molto antica, che risale all’epoca dei Greci con la fondazione di Terina, importante città commerciale, i cui resti sono stati riportati alla luce da recenti scavi archeologici. Durante la dominazione normanna, il centro abitato sorgeva attorno all’Abbazia Benedettina, edificata da Roberto il Guiscardo nel 1062. Nel XVI secolo gli Spagnoli, per controllare il territorio e difenderlo dalle incursioni piratesche fecero costruire una serie di torri di guardia, compresa quella del Bastione, che poi nel 1634 fu affidato all’ordine Militare dei Cavalieri di Malta. Abbazia e Bastione furono rase al suolo dal terribile terremoto del 1638 insieme al centro abitato, il quale fu fatto ricostruire sulla collinetta vicina, dove attualmente sorge S. Eufemia Vetere. Nel XIX secolo, parte del territorio di Sant'Eufemia passò al comune di Gizzeria, mentre il quartiere odierno fu fondato in epoca fascista, in seguito alla bonifica della piana. Nel 1935 Sant’Eufemia divenne comune autonomo. Il 4 gennaio 1968 entrò a far parte del Comune di Lamezia Terme.
Il territorio di S. Eufemia conobbe un grande sviluppo economico attorno agli anni ‘40, grazie all’introduzione della coltura della bieta e alla costruzione dello Zuccherificio, che continuò la produzione fino al 1961. Attualmente, l’economia del territorio è legata alle attività terziarie, grazie alla presenza di un importante snodo ferroviario, stradale ed aereoportuale. S. Eufemia, per la favorevole posizione geografica, è da tempo soggetta a forti flussi migratori; ad un nucleo consistente, ormai in gran parte integrato, di immigrati marocchini, si aggiungono una intraprendente comunità cinese e gruppi appartenenti a minoranze indiane, senegalesi, nigeriane, bengalesi.
Dall’eterogeneità e dalla complessità degli aspetti contestuali descritti emergono opportunità e vincoli, che la Scuola cerca di interpretare, allo scopo di migliorare la propria offerta formativa:
-la presenza di una popolazione multietnica offre continue opportunità di confronti e di scambi culturali, ma impegna quotidianamente la Scuola a promuovere azioni finalizzate all’integrazione e all’inclusione, come strumento di contrasto alle nuove povertà educative;

Gizzeria

Gizzeria, situata a 630 m s.l.m., comprende anche una zona costiera di circa 10 km. Secondo alcuni studiosi essa fu una colonia greca detta Izzerio o Izzeria. Sotto Roberto il Guiscardo, Yusseria divenne normanna e venne donata in feudo all’abbazia Benedettina di Sant’Eufemia. La fondazione ufficiale del centro risale al 1450 circa, ad opera di coloni albanesi (arbëreshë) in fuga dai Turchi, che qui portarono la loro lingua e la loro religione. In seguito, il territorio fu assegnato ai Cavalieri di Malta, che lo latinizzarono, determinando la scomparsa della lingua albanese e del rito ortodosso. Gizzeria divenne Comune autonomo nel 1807, con l’attribuzione, come frazione, di S. Eufemia. Durante il fascismo, il territorio di Gizzeria venne ridotto notevolmente a vantaggio del nuovo comune di S. Eufemia Lamezia. A partire dalla fine dell’Ottocento, il Comune ha subito un forte calo demografico dovuto alla massiccia emigrazione verso l’Europa, le Americhe, l’Australia e le città italiane del triangolo industriale. Negli ultimi decenni i territori della zona marina di Mortilla e Gizzeria Lido sono stati ripopolati da varie comunità, con un netta prevalenza di immigrati marocchini e rumeni. Emerge dunque una significativa eterogeneità nella composizione della popolazione scolastica; al Centro, prevale la componente autoctona, al Lido e a Mortilla, quella straniera. Da qui l’esigenza di rispondere alle specificità del territorio, valorizzando, in particolare, i seguenti elementi di forza:
-le radici storiche arbëreshë come strumento di ricerca di un’identità sociale, culturale, religiosa e linguistica, che lascia preziose tracce di sé nei luoghi, nei costumi, nelle parole, nei mestieri, nelle tradizioni gastronomiche e nei riti;
-la presenza di una comunità multietnica che riproduce, nella più ristretta realtà locale, le dinamiche sociali che la compresenza di culture determina, proponendo istanze di cittadinanza democratica e planetaria ad un tempo (abitare società plurali).
Nel territorio dei due comuni in cui sono ubicati i plessi dell'I.C. S. Eufemia sono presenti diverse realtà imprenditoriali, sia a conduzione familiare che più prettamente industriale. Il settore terziario è molto sviluppato nella zona di S. Eufemia e di Mortilla-Gizzeria, dove insistono grosse realtà di commercio all'ingrosso, gestito da nord africani e cinesi. Le risorse associazionistiche sono per lo più legate alla dimensione delle strutture clericali: Scout, Catechismo. Esistono anche realtà come la Pro Loco, in modo particolare nel comune di Gizzeria. Esiste, una realtà educativa abbastanza importante che è la scuola di arabo, a suffragio della numerosità di alunni nord africani. Accanto alla scuola araba, ma meno incisiva vi è anche la scuola cinese.
Il territorio e' molto vasto e, purtroppo i plessi sono distanti tra di loro. Il trasporto e' affidato ai Comuni che offrono un servizio di scuolabus a carico delle famiglie. Per gli spostamenti al di fuori dei due Comuni, la scuola deve ricorrere ad aziende esterne a carico completo delle famiglie.
La nostra scuola, essendo a ridosso della stazione ferroviaria centrale, è spesso sede di scelte dei docenti pendolari che assumono incarichi di durata annuale, determinando una continua rotazione di figure. In modo particolare i docenti di sostegno, che un po' per i rapporti in deroga assegnati dall'ATP con incarichi annuali, un po' per la precarietà della stabilità del personale titolare, non possono quasi mai, garantire la continuità.